L’acne è un inestetismo recidivante.
Dopo il superamento della fase acuta, per impedire lo sviluppo di una recidiva bisogna eseguire sempre una cura di mantenimento.
1) Essere disciplinati
Anche se l’acne puo’ avere diverse cause (ormonale, genetica, batterica , emotiva, ambientale, ecc) ci sono due caratterstiche che ricorrono sempre, qualsiasi sia la sua origine:
- è un’infiammazione,
- è un processo,in alcuni casi anche piuttosto lungo, e come tutti i processi nasce, cresce e si sviluppa col tempo.
Affinchè quindi evolva e diventi sempre piu’ visibile ed acuta, ha bisogno che le sue cause trovino il tempo, lo spazio ed il modo di amplificarsi.
Curare l’acne non è solo rimuoverne le cause che l’hanno generata, ma anche interrompere tutti i processi che poi l’hanno portata a svilupparsi.
Se poi abbiamo gia’ superato la sua fase “acuta”, a maggior ragione ora abbiamo bisogno di combattere la sua eventuale ricomparsa.
Infatti chi ha sofferto di acne deve comunque essere consapevole di avere una maggior predisposizione alla sua ricomparsa.
Il fatto di consistere in un percorso e non in un unico evento inaspettato, ci da il grande vantaggio di poter monitorarne lo sviluppo e quindi di poterla trattare fin da subito.
Chi è predisposto all’acne ha assoluta necessità di essere costante e regolare nella cure di “mantenimento” : essere disciplinati e continuativi nelle buone abitudini quotidiane di igiene e autocura, ne scongiurerà il ritorno.
La nostra beauty routine, quella che ci ha permesso di guarire, va rispettata ogni giorno.
Una volta archiviata la fase acuta, od anche solo ottenuti i primi importanti risultati visibili, è fondamentale non abbassare la guardia ma continuare con pazienza e determinazione a fare quanto prescritto.
Anche se la situazione sembra apparentemente molto migliorata, l’acne rimane un’infiammazione latente che va tenuta sotto controllo e mai sottovalutata mettendosi, per esempio, la crema un giorno si ed uno no o tornare ogni tanto alle vecchie abitudini.
Ricorda: “La disciplina è il ponte tra l’obiettivo e il risultato.”
(Jim Rohn)
2) Giu’ le mani!
Lo hanno paragonato ad un vulcano in eruzione: si perchè quando compare, spesso e neanche a farlo apposta, mezz’ora prima di uscire di casa, sembra l’esplosione di un cratere…
E’ il famoso brufolo! Quando succede, viene subito voglia di toccarlo o peggio di schiacciarlo.
E’ difficile resistere quando quella puntina bianca è lì che ti chiama, pronta per essere fatta esplodere…
A volte la tentazione è così forte che c’è chi addirittura non puo’ fare a meno di schiacciare anche quelli degli altri.
Stiamo infatti parlano di una delle abitudini piu’ diffuse al mondo.
Secondo studi recenti le nostre mani toccano inconsciamente un brufolo almeno 60 volte al giorno: mani e unghie piene di batteri e germi.
Ci sistemiamo i capelli, e poi tocchiamo il viso; spostiamo il ciuffo o la frangia e poi di nuovo ci sfioriamo qualche piccolo brufolo… insomma abitudini inconsce, gesti quasi automatici che pero’ altro non fanno che depositare ulteriori batteri sul nostro viso.
Queste brutte abitudini possono aumentare il rischio di una infezione, che può lasciare poi sulla pelle segni o cicatrici.
Vediamo ora cosa accade quando schiacciamo un brufolo e facciamo fuoriuscire il liquido bianco contenuto al suo interno: la leggenda metropolitana racconta che l’eliminazione del pus consenta al brufolo di “seccarsi” e di guarire più facilmente.
La realtà, invece, ben diversa: infatti il nostro gesto provoca una lesione alla pelle la quale subito dopo sarà irritata, arrossata, spesso sanguinante.
In più, il liquido fuoriuscito dal brufolo cosparge la pelle di sebo e batteri.
Se poi tutta l’operazione viene eseguita senza aver prima lavato le mani, immagina quale potrebbe essere il risultato, altro che rimedio dell’ultimo momento.
Vietato quindi spremere brufoli e punti neri sul viso senza alcuna cura delle norme igieniche e toccarsi continuamente il viso con mani sudate e poco pulite.
“L’abitudine a cui non poniamo resistenza diventa necessita’.”
Sant’Agostino
3) IL SOLE E’NEMICO-AMICO
Chi ha avuto l’acne deve fare molta attenzione al sole. D’estate si sa l’abbronzatura è un piacere a cui difficilmente vogliamo rinunciare.
In particolare poi se si ha la pelle grassa e soggetta all’acne, è comune convinzione che l’abbronzatura mascheri, pori dilatati ed imperfezioni.
Basta qualche ora di esposizione per sentite subito la sensazione di una pelle meno unta.
La verità è che esporre la pelle ai raggi del sole peggiora la situazione, soprattutto se il sole è preso regolarmente e per tempi prolungati.
Il sole è un’ottima terapia per malattie come la psoriasi ma non lo è per le pelli predisposte all’acne. Infatti il sole in realtà stimola le ghiandole sabacee a produrre piu’ sebo.
Ecco perchè per non ritrovarci a settembre a dover di nuovo combattere l’acne, la nostra principale alleata estiva deve essere la crema solare.
Purtoppo pero’ alcune creme solari diventano invece causa della ricomparsa dell’acne perché contengono ingredienti comedogeni (cere, oli, emulsionanti).
Altre hanno principi attivi con molecole troppo grosse che alla fine ostruiscono i follicoli dei pori.
Particolarmente dannosi sono gli UVB che oltre che ingrandire le ghiandole sebacee, facilitano l’insorgere di infiammazioni, provocano la proliferazione delle cellule dell’epidermide, e causano l’ostruzione dei pori e la formazione dei comedoni.
Se da una parte il sole sembra che asciughi la pelle, dall’altra invece la rende più spessa, impedendo al sebo di uscire.
Conseguentemente, chi ha problemi di pelle grassa e a tendenza acneica, dopo un miglioramento iniziale, si ritrova nella condizione di partenza.
Inoltre il sole, aumentando la temperatura cutanea, favorisce la sudorazione la quale tende ad irritare la pelle: l’eccesso di sudore infatti ristagna sulla superficie della pelle andando cosi’ ad occludere i pori.
Esiste poi un particolare tipo di acne, denominata “acne estiva” che colpisce soggetti gia’ predisposti all’acne: la colpa è degli UVA che scatenano la comparsa di papule e pustole.
Già dopo qualche giorno dopo l’inizio dell’esposizione solare, se si avverte prurito puo’ essere la comparsa dell’acne aestivalis.
“Il sole splende anche sui malvagi.”
Seneca
4) NO AL MAKE UP AGGRESSIVO
Il gesto femminile per eccellenza è sicuramente quello di truccarsi: ogni donna infatti desidera sentirsi bella ed attraente mascherando il piu’ possibile i piccoli difetti del viso.
Se sei predisposta all’acne devi pero’ avere particolare cura del trucco anche se sappiamo che il make up è il miglior alleato per nascondere, brufoli, punti neri, cicatrici o acne.
Truccarsi infatti è un piacere che pero’ non deve mettere a rischio la pelle.
Colori artificiali, profumazioni aggressive, alcuni olii minerali o petrolati possono non solo irritare la pelle ma anche creare un film occlusivo che determina un accumulo di cellule morte e batteri, prima causa della formazione di acne.
Il fondotinta per esempio è uno dei cosmetici principali per un trucco perfetto e va scelto non solo in base al colore dell’incarnato ma soprattutto in base alle specifiche caratteristiche della propria pelle.
Se poi è a base oleosa si rivela decisamente controproducente, provocando quell’effetto mascherone lucido, davvero sgradevole.
Se in piu’ è anche denso fara’ anche da effetto “tappo” sui pori andando ad intrappolare sudore e sporcizia che con molta probabilià saranno causa della ricomparsa dei foruncoli.
Occhio anche ai pennelli che si utilizzano per stendere fondotinta o blush: sono un ricettacolo di germi che favoriscono l’insorgere di acne. Per questo si consiglia di pulirli con acqua e sapone almeno una volta a settimana.
Un altro errore da non commettere è lasciare residui di latte detergente sulla pelle: strofinare troppo con il cotone, unito all’azione dei tensioattivi contenuti nel latte irrita la pelle.
Truccarsi tutti i giorni va bene, l’importante è non farne un utilizzo sbagliato sia nella quantità che nella qualità.
La cosa peggiore infatti, se hai sofferto di acne, è fare un uso eccessivo di prodotti make up occlusivi; bisogna scegliere make up il più delicato possibile, possibilmente scegliendo cosmetici di erboristeria e non marche economiche troppo ricche di siliconi e parabeni.
Utilizzare cosmetici troppo pesanti è dannoso per la pelle, specialmente se è gia’ stata sensibilizzata dall’acne; quindi meglio evitare fondotinta, cipria troppo coprenti o creme colorate quando non è necessario.
Meglio optare quindi per prodotti leggeri e naturali che permettano alla pelle di respirare e che sono segnalati sempre nell’INCI dell’etichetta.
Grazie al trend del momento che vuole incarnati dall’effetto nudo, al momento sul mercato vengono venduti molto meno prodotti ad effetto coprente; resta comunque che per chi non ha la pelle perfetta ed ha sofferto di acne questa moda dei fondotinta ultraleggeri può spaventare.
Menzione particolare alle spazzole per il viso, attualmente molto in voga, ma in caso di pelle grassa e sensibile è buona cosa non utilizzarle, perché distribuiscono i batteri ovunque passano.
“Il trucco migliore per una donna è la passione. Ma i cosmetici sono più facili da comprare.”
Yves Saint Lauren
5) I CIBI PRO SEBO
Quando si parla di dieta viene in mente solo quella dimagrante eppure la nostra alimentazione influenza non solo il nostro corpo e le sue forme ma anche il nostro viso.
Recenti studi scientifici hanno evidenziato che c’è una relazione di non poco conto tra la comparsa dei brufoli e le intolleranze alimentari, oltre che con errori comuni presenti nella propria alimentazione.
Chi ha sofferto di acne sa quanto sia importante l’alimentazione che spesso è carente di alcuni nutrienti fondamentali e molto ricca al contrario di grassi e zuccheri.
Pertanto per scongiurarne il ritorno bisogna iniziare “dalla tavola”, controllando e correggendo alcune abitudini presenti nella nostra alimentazione.
Per ridurre il rischio dell’acne è innanzitutto importante consumare alimenti che non vadano ad appesantire il fegato, mangiare cibi che contengono molti zuccheri e carboidrati lavorati fa alzare la glicemia, rendendo la pelle più oleosa. Sono da evitare anche il latte di mucca e i suoi derivati, che potrebbero contenere ormoni pro-sebo, cosi’ come gli alimenti molto zuccherosi o ricchi di grassi saturi, che rientrano fra i più recenti ‘fattori di rischio’ per i brufoli e sempre più presenti nella dieta quotidiana.
L’influenza di una dieta sbagliata per la pelle era in parte già nota, ma in particolare ora sappiamo che l’assunzione di cibi iperglicemici o un eccessivo apporto di latte e derivati stimolano la produzione di sebo e quindi aumentano il rischio del ritorno dell’acne.
Inoltre mangiare cibi troppo lievitati come il pane, non fa bene perchè il cibo quando lievita crea dei batteri.
Ecco quindi quali cibi dobbiamo evitare se vogliamo scongiurare il ritorno dell’acne:
- Eliminare tutti gli alimenti eccitanti, come il caffè e il tè, la cioccolata.
- Eliminare completamente latte e creme a base di latte come besciamella, crema pasticcera, gelati, mousse e panna da cucina sia dolce che salata.
- Eliminare i formaggi o limitarli al minimo, sia quelli duri e stagionati come il parmigiano o il grana ma anche quelli più morbidi e freschi quali crescenza, mascarpone, mozzarella, ricotta, fontina.
- Evitare gli snack, che sono ad alto indice glicemico. Per quanto rigurda il cioccolato è sempre meglio quello fondente piuttosto che quello al latte.
- Escludere dai condimenti margarina, oli vegetali, specialmente se cotti, perché ricchi di acidi grassi trans.
- Consumare con moderazione la frutta eccessivamente zuccherina, ossia quella disidratata, oltre che la frutta sciroppata e candita.
Insomma è del tutto naturale che se si mangiano troppi alimenti grassi, questi dovranno pure andare da qualche parte e la pelle è uno dei ricettacoli.
“Fa che il cibo sia la tua medicina e la medicina il tuo cibo.”
Ippocrate
6) EFFETTO REBOUND
La pelle grassa o quella sensibile del dopo-acne non va aggredita, ma purificata!
Ecco quindi la leggenda metropolitana piu’ pericolosa: sgrassare bene la pelle fa seccare i brufoli.
La prima regola che invece dobbiamo rispettare per aiutare la nostra pelle è mantenere un’igiene rigorosa, ma utilizzando prodotti delicati.
L’uso eccessivo di struccanti, saponi e tonici può stimolare una maggior produzione di sebo da parte della pelle nel tentativo di auto-correggersi.
Ritrovandosi in una situazione di elevata secchezza, infatti, produrrà più sebo, dando vita a un circolo vizioso senza fine.
Ecco allora l’insorgere del classico effetto rebound: piu’ si sgrassa la pelle e piu’ diventa grassa e unta, piu’ ci si lava il viso e piu’ rapidamente diventerà lucido.
Nell’effetto “rimbalzo“ la nostra pelle, per proteggersi, aumenta la produzione di sebo.
L’eccessivo sgrassamento può inoltre alterare il film idrolipidico facilitando la colonizzazione batterica e aumentando la sensibilità della pelle alle sostanze potenzialmente irritanti.
Ma quando è che un detergente è troppo aggressivo? Un detergente risulta essere troppo aggressivo quando è troppo schiumoso: maggiore è la schiuma, maggiore sarà il suo potere sgrassante e di conseguenza maggiore sarà il rischio di acne.
Anche se le nostre intenzioni sono buone ed il fine è avere una maggiore igiene, purtroppo pero’ quando laviamo troppo la nostra pelle si sente aggredita e reagisce facendo lavorare di più le ghiandole sebacee.
In pratica la pelle in una prima fase reagisce bene, subito dopo torna ai livelli iniziali e infine peggiora rapidamente.
Anche se la fase acuta dell’acne è terminata comunque la strategia giusta è purificare e lenire il viso con un prodotto delicato; aboliti quindi i cosmetici troppo forti, aggressivi o, peggio, fai-da-te.
Assolutamente necessario in questa fase l’utilizzo del tonico che completa la fase della detersione riportando la pelle al suo PH naturale aiutando a preparare il viso agli altri prodotti di uso quotidiano.
Per quanto riguarda invece il tipo di acqua migliore per lavarsi il viso l’utilizzo dell’acqua del rubinetto deve essere fatto con avvedutezza. Infatti il calcare e il cloro la irritano, meglio quindi optare per acque poco calcaree.
Anche la temperatura deve essere sotto controllo: i nostri pori infatti non hanno i muscoli. Ciò significa che non si aprono quando l’acqua è calda e non si chiudono quando l’acqua è fredda.
Il tiepido è la soluzione migliore in assoluto: infatti l’acqua molto calda elimina le sostanze della pelle utili per mantenerla idratata, quindi la rende più secca, l’acqua troppo fredda invece puo’ provocare uno choc termico non certo gradito ad una pelle sensibile.
“La sola parte utile della medicina è l’igiene; e anche l’igiene, del resto, più che una scienza è una virtù.”
Jean Jacques Rousseau
7 ) MESCOLARE TROPPI PRODOTTI
Spesso si crede che l’utilizzo di più prodotti insieme possa scongiurare il ritorno dell’acne. In realtà, questo atteggiamento è completamente sbagliato.
Qui infatti entra in gioco un altro fattore, quello della scelta: si perchè è necessario che tu faccia una scelta, nel senso che devi togliere, sottrarre, levare, in pratica devi depennare senza pietà prodotti e creme inutili che altro non fanno se non contribuire a stimolare l’infiammazione ed a ritardarne la sua scomparsa.
Less is more. Questa è la lezione.
Ecco perchè una buona cura efficace contro il ritorno dell’acne deve essere semplice, essenziale ed il piu’ naturale possibile.
Invece spesso accade che per cercare la cura giusta si tentano troppe strade, e di conseguenza si fanno un sacco di pasticci.
In molti casi poi, la mancanza di costanza nelle cure abbinata agli scarsi miglioramenti a breve termine, portano all’abbandono della cura.
Troppa confusione ha generato troppi pasticci. Less is more.
Ecco perchè per curare l’acne è piu’ importante cio che NON si applica sulla pelle piuttosto di cio’ che si applica: ricorda che la nostra pelle ha gia’ in se’ le capacità di riequilibrio.
Una delle cause piu’ frequenti di ritorno dell’acne è la quantità di prodotti che si applicano e spesso la loro negativa iterazione.
Meno è meglio, se non si vuole rendere la pelle piu’ infiammata.
Mantenere la pelle pulita e l’acne sotto controllo è possibile, con semplicità, naturalezza e un po’ di costanza.
Non sono necessari tanti prodotti, ne bastano pochi, due o tre sono piu’ che sufficienti: l’importante è che siano:
- naturali e non di sintesi (chimici)
- delicati e non aggressivi
- efficaci e non palliativi di stampo new age
Qui la parola d’ordine deve essere “normalizzare” e “calmare”.
Non sempre è necessario ricorrere a creme aggressive e prodotti dal forte impatto ambientale per porre rimedio a questo problema.
Utilizzare creme antiacne di sintesi chimica o peggio antibiotici , spesso si rivela la scelta peggiore che possiamo fare: infatti queste creme sono comunque tossiche per il nostro organismo, hanno moltissime controindicazioni, possono creare resistenza batterica, sono troppo aggressive ea fine cura lasciano sempre la pelle secca e disidratata: quindi anche nel migliore dei casi per combattere un problema alla fine ce ne troviamo due.
Le terapie farmacologiche spesso mettono in ginocchio l’integrità dell’epidermide, alterandone in modo a volte anche drammatico l’equilibrio.
Altro che miglioramento, qui siamo solo peggiorate, ora i mostri da combattere sono diventati due, di male in peggio!
I rimedi naturali a differenza di quelli di sintesi chimica – o farmaci – non hanno controindicazioni, rispettano il delicatissimo equilibrio della nostra pelle, la lasciano traspirare, la idratano e la nutrono senza disidratarla.
Ora pero’ c’è un problema: bisogna ammettere che a a volte i rimedi naturali, per quanto innocui per la nostra salute e benessere, peccano di inefficacia.
Diciamolo pure: le creme naturali ci ispirano molta fiducia ma non tutte possono competere in quanto ad efficacia con quelle di sintesi chimica (anche se queste ultime si rivelano in un secondo tempo nocive)
Infatti ci sono casi in cui la composizione di queste creme, effettivamente si rivela troppo “blanda” : è come dire che la crema pur di non far male alla fine fa poco o nulla…
Ecco perchè NON tutte le creme naturali sono ANCHE efficaci , infatti bisogna distinguere quelle valide ed incisive , dai rimedi naturali tanto new age quanto impotenti.
Il mondo fitoterapico ed i suoi rimedi naturali offrono una buona varietà di cure efficaci derivati da piante ed animali, atti ad intervenire non solo sull’acne ma anche sulle cause che poi ne possono scongiurare la ricomparsa.
“Con ordine, affronta il disordine; con calma, l’irruenza. Questo significa avere il controllo di se.”
Sun Tzu